sabato 5 dicembre 2009

Montagnareale -- Tonnarella = 1 - 1

Montagnareale


Una beffa nei minuti finali e per di più in casa. Ed è stata la seconda volta. E’ bastato un errore in difesa, un’incertezza, mentre il Tonnarella, ormai in dieci, si gettava tutto in avanti e si è pagato un prezzo altissimo. Peccato non aver chiuso la partita quando si doveva, peccato non aver sfruttato altre occasioni anche sul filo di lana, quando la rassegnazione aveva ormai preso il sopravvento e si era sul pareggio. Ma sono tutte valutazioni che si fanno col senno di poi (e con l’occhio di un osservatore che ha visto la partita secondo il proprio ragionamento) ed in un confronto che, sulla carta, sembrava abbordabilissimo. E invece, poi, la partita, proprio quando si navigava verso i tre punti, mancanti da tempo nel carniere dei giallorossi, si è trasformata in un mini-incubo. Sia da una parte che dall’altra, nei minuti di recupero, gettando il pallone in avanti, si è rischiato il tracollo definitivo. Il pareggio, comunque, ridimensiona ancora di più le quotazioni della squadra di Mirko Calabrese; ma non è questo ciò che preoccupa di più. I punti si potranno recuperare e sono stati notati progressi nel gioco. Sembra, invece, che la squadra abbia sofferto a livello psicologico; sembra che subisca la pressione del campionato, che non riesca a scrollarsi di dosso il blasone della seconda categoria e l’imperativo categorico di ritornare tra le prime della classe. Ma veniamo alla partita: Il mister Calabrese ha schierato Olivo tra i pali, Galati, Calarco e Magistro in difesa e Ruvolo con maggiore propensione sulla fascia, la cerniera di centrocampo con Costanzo, Di Blasi, Calabrese e Segreto, in avanti Pancaldo e Nardi. Pronti via e passati una decina di minuti arriva l’occasione per il Montagnareale; ingenuo fallo in aria di rigore commesso da un difensore ospite ai danni di Nardi, l’arbitro è stato irremovibile, indicando il dischetto. Calabrese ha sferrato dagli undici metri un tiro debole e poco
angolato ed il portiere ha parato. Ma il mister si è ripreso subito e da li a qualche momento si è riscattato, gol sbagliato, gol realizzato. La partita, dal vantaggio, è filata liscia e nessuno mai avrebbe potuto immaginare l’epilogo. Per onor di cronaca, però, è necessario annotare due super interventi di Olivo(Nella foto);E' volato all’incrocio dei pali per togliere una palla velenosa, destinata al sette (un balzo felino da applausi) e poi si è ripetuto su una bordata a mezz’aria. Se, dunque, il primo tempo si è chiuso in vantaggio per i locali, lo si deve anche al lungo guardiapali giallorosso. Nel secondo tempo il confronto è sembrato rafforzare l’idea che il Montagnareale potesse conseguire il bottino pieno; infatti l’ingenuità di un giocatore ospite, già ammonito, ha sollecitato l’arbitro a mostrare il secondo giallo e dunque l’espulsione. Tonnarella in dieci e catapultato in avanti, ormai senza ritegno, non avendo più nulla da perdere, Montagnareale solerte nel contropiede e a controllare le sfuriate avversarie, sfruttando anche il vento a favore. La ripresa si è caratterizzata per alcune decisioni dell’arbitro piuttosto discutibili, una in particolare avrebbe dato al Montagnareale la possibilità di calciare ancora dagli undici metri. Un rigore che, dalla nostra visuale, è sembrato netto, ma la giacchetta nera ha detto no. Poi ci sono stati i cambi e due in particolare si sono rivelati determinanti in negativo, circostanze sfortunate che hanno condizionato il risultato: Cristian Magistro ha rilevato Nardi in attacco e poi Di Stefano ha sostituito in difesa Roberto Magistro. Altri avvicendamenti sono stati quelli di Luca Calabrese al posto di Di Blasi e Cannuci al posto di Segreto. Quando tutti, nessun escluso, pensavano che non potessero esserci sconvolgimenti, è capitato l’inimmaginabile. Dopo che Mirko Calabrese, al termine di una bella azione, non ha trafitto il portiere ospite – sarebbe stato il definitivo ko – il Montagnareale ha subito la dura legge del gol; Di Stefano ha perso il pallone sulla fascia destra e non si è accorto che la sfera ha rallentato la sua marcia sull’acqua, consentendo al giocatore ospite di recuperarla e di metterla al centro. Gol e tripudio per Baglione e compagni. 1 a 1. Ma non è finita. Da una parte e dall’altra si sono intensificati i capovolgimenti di fronte e Cristian Magistro prima e Di Stefano, poi, da buona posizione, non sono riusciti a finalizzare. Un’ultima annotazione sui reparti: Bene la difesa con Calarco(Vedi foto)grande dominatore, un vero uomo di ordine, pronto a rilanciare e puntuale nei contrasti. Maluccio il centrocampo, dove Calabrese e Di Blasi si sono dati da fare, ma si è notato, nel corso della partita, un vuoto, una frattura, che, per fortuna, non è stata sfruttata appieno dagli avversari. Anche l’attacco non ha brillato, ma ha un attenuante: pochi palloni giocabili e quando li ha avuti, ha cercato di capitalizzare.
In conclusione, prima di evidenziare le pagelle, vorrei ribadire a chi legge questo blog che chi scrive questa cronaca lo fa per puro divertimento e non certo per il gusto di infilare il coltello nella piaga. Sono convinto e lo ribadisco che il Montagnareale ha le carte il regola per fare il salto di qualità. Però deve giocare con maggiore serenità. Quando la farà propria, potrà far brillare le proprie stelle e qui ve ne sono, sia in campo, quanto in panchina.

MASSIMO NATOLI

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